Mattia è il piccolo di otto anni disperso a causa dell’alluvione verificatasi nelle Marche il 15 settembre. Continuano le ricerche.
I ricercatori sono ancora all’opera per effettuare il recupero degli ultimi due dispersi durante l’alluvione verificatasi nei giorni scorsi ne territorio delle Marche. Dei due dispersi, uno è un bimbo di soli otto anni, si chiama Mattia. Da quella sera del 15 settembre, di lui non si hanno più avute notizie.
Le ricerche del piccolo Mattia
Ma il papà del piccolo Mattia è ancora speranzoso: “Può essere ancora vivo”, ha affermato. I vigili del fuoco insieme alla protezione civile ed ai volontari arrivati da tutta Italia, sono all’opera da giorni nel tentativo di ritrovare le ultime due persone che mancano all’appello. Nella giornata di ieri, 18 settembre, è stata condotta anche una ricognizione aerea nella zona di Barbara da parte dell’elicottero AW 139 dei vigili del fuoco.
I ricercatori hanno mappato le aree alluvionate con le maggiori criticità. Tiziano Luconi, il papà del piccolo Mattia, non perde la speranza. «Magari si è aggrappato a un albero. In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia». E continua: «Lui è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme».
Il padre di Mattia ha voluto anche fare un «ringraziamento particolare a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari. La forza per andare avanti me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo».
Il racconto dei sopravvissuti
In questi giorni si terranno i funerali per le persone che durante l’alluvione non ce l’hanno fatta. Tra le vittime, la giovane 17enne Noemi Bertolucci. «Uno scivolo mi ha salvato la vita, mi ci sono aggrappata quando l’acqua stava portando via tutto. Ero nel mio scantinato, ho aperto la porta del giardino e sono stata portata via dalla corrente, era violentissima». È questo il racconto di Giusy Testa, residente di Pianello di Ostra, sopravvissuta alla vicenda.